Quinte elementari e il genio di Leonardo
Quest’oggi con i bambini di quinta elementare abbiamo vissuto il ritiro di quaresima in oratorio. Poche pennellate hanno tracciato i contorni di una mezza giornata splendida. La primavera finalmente alle porte dopo l’ultima domenica profondamente invernale, i giochi sul campo e il ritiro in salone ma con un amico genio: Leonardo.
Le vere pennellate sono le sue. Maestrali e imperiture, quelle che hanno saputo fissare sulla parete di un convento di frati, con tempere fragilissime aggrappate agli intonaci, la scena dell’ultima cena di Gesù. Cena che ogni domenica si ripete nelle nostre chiese, ormai a stento riconoscibile dietro i segni poveri di un pane che non assomiglia al pane e di un vino che non è condiviso, ma pur sempre cena in cui il Signore rinnova la sua donazione per noi che lo accogliamo in mani indegne, segnate dalla fragilità e dal tradimento.
Il cenacolo vinciano ha guidato la nostra riflessione attraverso i sentieri di un Dio che affronta, per amore, il rifiuto che aborrisce e regala quell’autostrada verso il cielo che è la sua Vita (questo è il mio corpo… questo è il mio sangue = questa è la mia vita!) per il bene nostro. Gesù si appresta all’agonia del getsemani ma dicendo agli amici, ai discepoli, che il dono d’amore vince l’odio, che il bene prevale sul male, la vita sulla morte.
Chi volesse visitare il Cenacolo a Santa Maria delle Grazie a Milano, può consultare il sito:
per chi si accontenta di farlo da casa può consultare questa pagina web (occorre registrarsi)